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noi e il nucleare

Si è detto che in questo tempo "particolare" il popolo non è nella condizione di esprimere un voto obiettivo sulla questione del "Nucleare" inserita nel pacchetto referendario del 13 Giugno, perché preso da uno stato confusionale e da psicosi collettiva. Devo ammettere con piacere di appartenere agli strati sociali più bassi, più umili e più vicini al BIOS, in una dubbiosa condizione di ignoranza, tanto da non sapere davvero esprimere una valutazione.

Da Wikipedia
"Il termine plebe entra in uso in epoca repubblicana in contrapposizione ai patrizi. Il racconto tradizionale, la cui fonte primaria si trova nell'opera Ab Urbe condita libri di Tito Livio, narra che i patrizi, una volta preso il potere esecutivo detronizzando Tarquinio il Superbo, cacciando definitivamente la monarchia nel 509 a.C., si arrogarono il potere di limitare ai soli componenti del loro Ordine il governo della città - per un anno - con il titolo di Console. Essi infatti, in quanto discendenti dai patres, sarebbero stati gli unici a detenere gli auspici, cioè a poter interpretare il volere degli dei, e dunque ricoprire le magistrature cum imperio. Inoltre, con l'introduzione da parte di Servio Tullio dei comizi centuriati, si era fatto in modo che il voto dei plebei avesse un valore nettamente inferiore. Il voto infatti non era più per testa, ma per centuria..."
Superata questa breve divagazione sul termine "plebeo" cerco di informarmi al più presto.

Niente di meglio che ascoltare le opinioni degli scienziati e degli esperti più autorevoli pro e contro il "nucleare", oppure contemplanti l'utilizzo parallelo di più sistemi. Ne riporto i link in fondo. Esprimo grande disappunto nei confronti dei fisici a favore del "nucleare" perché meno convincenti e meno disponibili a rilasciare chiarimenti al popolo volgare: scientificamente i vantaggi e gli effetti collaterali e le ipotesi di errori. Sorridono con sufficienza. Tuttavia si lamentano dell'ignoranza, in special modo quella dei forum su internet: "testardi come Beppe Grillo"! Loro presentano la via del "nucleare" come la sola possibile, per assicurare il benessere moderno che tanti popoli in condizioni più arretrate ci invidiano. Parlando di Chernobyl riferiscono le dichiarazioni dell'OMS circa il numero di morti per radiazioni inferiore a 30. Da questo punto non può proseguire alcun dibattito costruttivo poiché un disastro non si quantifica solo con i morti. Probabilmente le loro considerazioni e rilevamenti sono alquanto superficiali. La messa in sicurezza delle scorie è cosa facile. Noi sappiamo che non sussiste sicurezza totale né a Chernobyl, né sulla Centrale del Garigliano. Loro parlano da teorici puri, addebitando i disastri che conosciamo, all'errore umano. Il concetto di "controllo" è fondamentale, specialmente quando le attività sono nelle mani di privati voraci e sconsiderati. Vedi l'ex reactor engineer pentito Mitsuhiko Tanaka. Non di rado capita che il controllore sia invischiato con il controllato. A questo punto il popolo sarà anche disinformato ma le sue scelte nascono più dalla sfiducia che dalla paura.

Chiediamoci il perché non sappiamo più cosa mangiamo? Eppure è tutto super controllato! Internet che vive di pornografia, di gioco d'azzardo, di pornografia infantile! I mari inquinati dalle industrie, dalle agricolture, dal petrolio, dai rifiuti di allevamenti ittici! E' sempre tutto super controllato? La gestione dei rifiuti, le ecomafie? E' tutto controllato? La droga, la crisi della scuola, i vortici della finanza, le annose e inconcludenti schermaglie politiche!

Ho perso il senno e ho fatto una frittata? Dico solo che questo è il benessere dell'economia globale con il fabbisogno di tanta energia "nucleare". Questo è il benessere di cui parla Antonino Zichichi nella video intervista sulla convenienza del nucleare? Appare un teorico innamorato della scienza, ma non uno scienziato convincente. La teoria va bene nelle aule universitarie, ma nei dibattiti reali c'è da considerare proprio gli errori, gli abusi e le violazioni degli uomini. E ancora, se siamo qui ad esprimere una decisione sulla gestione dell'acqua c'è proprio qualcosa di cronicamente anomalo!
Il popolo sa che c'è rimasto poco di cui fidarsi! Sa quello che ha perso in tutto questo strano benessere! Benessere che dovrebbe essere il miglioramento della vita, contributo alla sanità, contributo alla risoluzione della povertà, che non si raggiunge per forza con gli OGM! Io sono un uomo di
campagna e posso affermare che per quanto riguarda le coltivazioni, la corsa frenetica all'intensivo con il totale abbandono dell'estensivo non è stato un percorso controllato.
Avremmo potuto ottenere risultati più bilanciati e più biologici. Oggi si utilizzano diserbanti e veleni in modo smodato. Chi controlla la guerra scatenata fra l'uomo e gli insetti? Ma soprattutto chi ne fa le spese in termini di salute? Parliamo di petrolio: perché questo uso spropositato di automobili superpotenti anche quando non esiste la necessità di lunghi spostamenti? Il benessere che si traduce in "apparenza"! Dobbiamo benedire il "nucleare" per alimentare tutto questo? Per tenere illuminati e climatizzati gli ipermercati anche la notte, affinché i mercanti possano rastrellare 24 ore su 24 nelle tasche dei consumatori? Eccetto gli ospedali, l'illuminazione notturna come se fosse giorno, non è necessaria. Senza il nucleare non si torna all'età della pietra come paventano i pro nucleare. L'equilibrio sta al centro!
In questo caos incontrollato è meglio essere prudenti e utilizzare un po' meno energia, se necessario. Questa tendenza di abbreviare i tempi di sperimentazione delle innovazioni tecnologiche è da frenare. Si faccia un po' di chiarezza fra utilità e spreco. E' proprio una questione culturale, perché il benessere che vede il popolo è quello che sproporzionalmente va sempre in un'altra direzione!

Quando poi l'errore umano ha la faccia della morte, il popolo sa che quella arriva una sola volta! Dopo avere indagato sugli effetti negativi, su una salubrità non ripristinabile a breve e sugli orrori di Chernobyl, e sulle conseguenze di Fukushima, peraltro tenute nascoste a quanto sembra dalle industrie del Nucleare, non ho più difficoltà a rispondere.

Chissà perché mi viene in mente Ilaria Alpi e Miran Hrovatin! E penso poi a quanto diritto abbiano gli africani di essere accolti ed integrati in molti paesi europei senza tutte le storie e le tragedie intorno a Lampedusa.. Mi resta il dubbio sulla locazione dell'ignoranza, dell'imbroglio e della gregarietà. Provo particolare rammarico ché i ragazzi con tutto il loro diritto di conoscere la storia e le storie, fra guerre, rivoluzioni, esodi, clandestini, terroristi, liberatori, ecomafie, puritanesimo di facciata, spesso sono fuorviati e soprattutto ghettizzati in percorsi di studio stereotipati e slacciati dalla realtà contemporanea. Penso a quanto possa costare una Fabbrica dei disinformati!

Un'ultima cosa: per sconfiggere la povertà, le malattie, l'analfabetismo e il mantenimento di sobrio benessere, non c'è bisogno esclusivamente di centrali nucleari, ma sicuramente di infinite centrali di buona volontà, coscienza e solidarietà.

Sotto c'è il fuoco, sopra ci sono le pietre, intorno c'è l'oceano… E' un organismo che vive e non avverte prima di tossire!

http://www.laperfettaletizia.com/2011/03/ex-ingegnere-nucleare-giapponese.html
http://www.youtube.com/watch?v=i1pT6KntC8E&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=ZfV8ZXIWNEk&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=ECE6Do41pQk&feature=relmfu


Ultima pubblicazione: 08 Giugno 2011


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